Era un bravo medico, Ermanno Rossi, un bravo ginecologo. Le sue pazienti lo amavano e stanno scrivendo ai giornali decine di messaggi di cordoglio, di stima e di riconoscenza. Voleva forse fare carriera, nell’ambito di un grande ospedale pubblico, il Gaslini di Genova. Dove un giorno su due arriva qualche alto Prelato in visita. E, come da anni denunciano i medici che fanno aborti secondo la legge 194, se NON sei obiettore, non riesci a lavorare, figurarsi fare carriera, rimani confinato nel ghetto. Per reggere, ci vuole un’alta motivazione politica, la coscienza di essere indispensabile alle donne che decidono di abortire, non di morire. Forse questo medico non era attrezzato a reggere lo scontro culturale e politico che oggi si sta giocando sulla carne viva delle donne. E, questo suicidio lo dimostra, non solo sulle donne, ma anche su molti altri che sono a vario titolo coinvolti nei drammi degli aborti. Che le campagne ideologiche e politiche che Ratzinger, Ruini, Bertone, Ferrara e consorti lanciano tutti i giorni stanno scavando baratri e creando devastazioni. E questo disgraziato medico (si, un disgraziato, anche se era obiettore, e faceva aborti clandestini, forse, nel suo studio) mi pare diventato anche lui una vittima del clima di integralismo reazionario (ancora più vergognoso, perchè del tutto strumentale a fini elettorali). Una vittima, forse, anche di se stesso, comunque della cultura del perbenismo, della doppia morale, dell’ipocrisia…non tutti sono degli eroi. Non voglio ripetere un luogo comune, ma questa vicenda dell’attacco alla 194 sta diventando una vera trincea, con morti, inquisite/i, delazioni, scandali, drammi…
Rapallo è il teatro della tragedia, forse casualmente, (il ginecologo aveva uno studio anche a Genova) ma forse no: è una città dove da decenni questa cultura è maggioritaria, almeno sul piano politico: tutti democristiani, ora forzaitalioti, in lite anche tra di loro, grandi lottizzatori, grandi speculatori. L’ambiente e il mare, che erano e sono bellissimi, sempre sotto attacco. In un paesino vicino a Rapallo, San Maurizio ai Monti, cornice del Parco di Portofino, dove non puoi teoricamente nemmeno decidere il colore di una finestra, chi ha costruito una casa di riposo dalla spropositata volumetria, migliaia di metri cubi di cemento in cima a un monte – la vedi da tutto il Golfo? Ma un benemerito Ente religioso, ovvio. E chi mai gli avrà dato il permesso edilizio? e quanta ICI pagheranno alla città ? e quante domande…è per il bene della comunità, no? si, della loro.
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Diciamo che questa tragedia era annunciata – e che speriamo che i grandi moralizzatori si diano una regolata. Che ognuno rispetti la legge (anche i farmacisti che a Bologna si sono fatti beccare a fare “obiezione” alla pillola del giorno dopo, che è, ribadiamo, un anticoncezionale, non un farmaco abortivo! e hanno reagito spropositatamente) e che si intensifichi la prevenzione e l’uso di anticoncezionali sicuri.
E, prima di tutto, che ci lascino in pace!