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Don Farinella, la risposta ai cardinali Bertone e Bagnasco

Sempre su Micromega la lettera di risposta di don Farinella, parroco genovese di San Torpete, alla lettera di ammonimento inviatagli dai cardinale Bertone e Bagnasco.

Aleggia nella Chiesa un’aura di scisma, come dice don Farinella? certo, non passa giorno che i vertici vaticani non ci stupiscano con effetti speciali: ieri  la notizia del tentativo di raccattare i pastori anglicani “scontenti” (perchè la Chiesa anglicana ha deciso che possono essere pastori anche gay, donne e altre demoniache creature) concedendo loro uno statuto speciale di preti sposati (e tutti i preti che hanno dovuto abbandonare la Chiesa per essersi sposati? in questa logica, potevano convertirsi all’ anglicanesimo e poi rientrare con tutti gli onori…sempre che ne avessero ancora voglia).

Oggi l’invito ai farmacisti a fare obbiezione di coscienza e non vendere farmaci che in qualche modo possano avere a che fare, anche alla lontana, con l’aborto (naturalmente si continua ad affermare che la “pillola per il giorno dopo” è un farmaco abortivo- fregandosene di ogni spiegazione scientifica, anche se reiterata alla nausea). Ovviamente ne consegue che potrebbero obbiettare pure infermieri, portantini, personale amministativo ospedaliero, e perchè no, taxisti, guidatori di autobus, chiunque in qualche modo possa essere coinvolto con un fatto che a questo punto riguarda tutti tranne la donna che lo vive sulla sua pelle.

Bene, andiamo avanti così. Almeno si fa chiarezza. Cadono, a una a una, le maschere del potere, e sotto c’è solo il potere, il potere, il potere…

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Archiviato in politica, ribellarsi è giusto

Due segnalazioni: donne in manifestazione, preti contrari ai diktat vaticani in assemblea

Donne: una manifestazione, che spero sarà grande e bella, il 28 novembre a Roma: una manifestazione “organizzata dalle donne e indipendente dai partiti”.

Riporto il comunicato della “Libera università delle donne”  di Milano

Motivazioni dell’adesione alla manifestazione:

-contro *l’informazione*, che ha ripreso a elencare i quotidiani omicidi di donne in famiglia come episodi di cronaca nera, dalle ragioni ‘inspiegabili’;

-contro le *istituzioni*, che non hanno stanziato i finanziamenti, nè avviato le politiche necessarie a una azione culturale ed educativa sul rapporto tra i sessi, che dovrebbe partire dagli asili nido, per investire tutti i livelli di scuola e i corpi sociali (forze dell’ordine, carceri, ospedali, ecc.);

-contro il *maschilismo di Stato*, che trova nel Presidente del Consiglio un esponente sfrontato e patetico, fino al punto da scambiare sesso con cariche politiche;

-contro l’*ipocrisia* di chi oggi grida giustamente contro l’uso degradante del corpo delle donne nei media, ma tace sulla messa sotto silenzio dell’unica cultura, quella prodotta dal movimento delle donne, che avrebbe potuto diffondere modelli diversi di femminilità e di relazione tra i sessi;

-contro la *prevaricazione sessista*, che si esprime attraverso il monopolio maschile delle scelte che contano, conseguito senza esclusione di colpi in tutti i settori dello spazio pubblico;

-contro l’**irresponsabilità*** di un sistema, patriarcale e capitalistico, che continua ad addossare alle donne la responsabilità del vivere, come se il lavoro di cura e il lavoro domestico, necessari alla riproduzione sociale, fossero una ‘naturale’ funzione femminile, da risolvere nel privato.

-come ***tappa ***in un contesto di azioni di visibilità nello spazio pubblico per una *campagna duratura contro la violenza sessista*, *omofobica, transfobica*,dandoci il compito del confronto e della ricerca di iniziative adeguate.

Maria Grazia Campari, Lea Melandri, Anita Sonego

Associazione per una Libera Università delle Donne di Milano

Preti: da Micromega traggo una notizia interessante, si terrà a Roma  il 23 ottobre presso la Comunità di base di San Paolo un’assemblea, promossa da quattro sacerdoti che si sono opposti insieme ad altri 41 ai diktat vaticani sul “fine vita”, al tempo della tristissima e violentissima polemica contro i poveri Eluana e Beppino Englaro, perciò vengono puniti dalla gerarchia vaticana.  Sono don Mazzi, don Farinella, don Garofalo e Dom Franzoni. Mi pare importante che ci sia una presa di posizione, di questi tempi sempre più frequente e coraggiosa, di queste figure molto conosciute, che hanno ascolto e influenza.

Ecco l’articolo di Micromega



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